Skyward by Brandon Sanderson

autore:Brandon Sanderson [Sanderson, Brandon]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Fantascienza
editore: Armenia
pubblicato: 2019-04-17T14:12:04+00:00

28

Quella zuppa aveva un sapore migliore del sangue dei miei nemici.

Considerando che non avevo mai assaggiato davvero il sangue dei miei nemici, forse questo non rendeva giustizia alla zuppa.

Aveva un sapore migliore di quello che una zuppa avrebbe dovuto avere. Sapeva di risate, amore e apprezzamento. Il suo calore brillava dentro di me come carburante per razzi acceso. Mi rannicchiai tra le coperte, tenendo in grembo la grossa scodella, mentre Kimmalyn e FM parlavano.

Trattenni le lacrime. Non avrei pianto.

Ma la zuppa sapeva di casa. In qualche modo.

«Ti ho detto che il costume l’avrebbe convinta a venire con me», stava dicendo Kimmalyn, seduta sul suo letto a gambe incrociate. «Il nero è il colore dell’intrigo».

«Tu sei pazza», disse FM agitando il cucchiaio. «Sei fortunata che non ti abbia visto nessuno. I Ribelli sono troppo impazienti di trovare un motivo per sentirsi offesi».

«Anche tu sei Ribelle, FM», dissi. «Sei nata qui, come il resto di noi. Sei una cittadina delle Caverne Ribelli Unite. Perché continui a fingere di essere qualcosa di diverso?».

FM sorrise con aria impaziente. Sembrava che le piacesse quel genere di domanda. «Essere Ribelle» disse «non riguarda solo la nostra nazionalità. È sempre espresso come un atteggiamento. “Un vero Ribelle la penserà in questo modo” o “Per essere Ribelle, non devi mai cedere” e cose del genere. Così, secondo la loro stessa logica, io posso de-Ribellizzarmi tramite scelte personali».

«E... vuoi farlo?» dissi inclinando la testa.

Kimmalyn mi porse un’altra fetta di pane. «Lei pensa che siate tutti un tantino... belligeranti».

«Ancora quella parola», dissi. «Chi parla così?».

«Le persone erudite», disse Kimmalyn, sorseggiando la sua zuppa.

«Io rifiuto di essere intrappolata dai vincoli di autocrazia e nazionalismo», proseguì FM. «Per sopravvivere, il nostro popolo è diventato necessariamente temprato, ma accanto a ciò abbiamo schiavizzato noi stessi. Molte persone non mettono mai in discussione una vita di obbedienza e si ostinano a fare sempre ciò che ci si aspetta da loro. Altre hanno aumentato l’aggressività a un punto tale da rendere difficile avere sensazioni naturali!».

«Io ho sentimenti naturali», obiettai. «E mi batterò contro chiunque dica il contrario».

FM mi fissò.

«Insisterei per le spade all’alba», dissi mangiando il pane. «Ma probabilmente sarei troppo piena di pane per alzarmi. Sul serio, è quello che tutti quanti mangiate ogni giorno?».

«Be’, tu cosa mangi, cara?» chiese Kimmalyn.

«Ratti», risposi. «E funghi».

«Ogni giorno?».

«Di solito mettevo del pepe, sui ratti, ma l’ho finito».

Le due si scambiarono un’occhiata.

«Quello che l’ammiraglio ti ha fatto è una vergogna per la FDR», disse FM. «Ma è una naturale conseguenza del bisogno totalitario di potere assoluto su coloro che le si oppongono: l’esempio stesso dell’ipocrisia del sistema. La ribellione non è “Ribelle” per loro a meno che non abbia nulla contro cui ribellarsi».

Scoccai un’occhiata a Kimmalyn che fece spallucce. «È una questione che la appassiona molto».

«Stiamo puntellando un governo che ha oltrepassato i propri vincoli nel nome della sicurezza pubblica», disse FM. «Le persone devono prendere la parola e sollevarsi contro la classe alta che le tiene schiavizzate».

«Classe alta, come te?» domandai.

FM abbassò lo sguardo sulla sua zuppa, poi sospirò.

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